Bronzi di Riace superstar. Le due sculture, infatti, hanno fatto registrare 17 mila visite nelle prime settimane di parziale riapertura al pubblico del Museo nazionale archeologico di Reggio Calabria. Lunghe code e attese davanti all'edificio aperto solo parzialmente, in attesa del completamento del restyling avviato in coincidenza con le celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
”Quello ottenuto in questo periodo – ha detto Simonetta Bonomi, soprintendente archeologica per la Calabria – è un primo risultato importante e significativo, che lascia ben sperare per il futuro. Ci possiamo ritenere soddisfatti. Il ministro Bray ha pressato molto per l'apertura prima di Natale e, a conti fatti, ha avuto ragione. Adesso guardiamo con fiducia a giugno per la riapertura totale di palazzo Piacentini".
Intanto, il nuovo corso del Museo archeologico di Reggio propone una serie di importanti novità. Quanti vogliono ammirare le due opere, infatti, devono seguire un preciso percorso. È necessario, infatti, sottoporsi ad una sorta di ‘decontaminazione’ dapprima in una sala pre-filtro, dove vengono proiettati alcuni video su storia e attualità dei due guerrieri, per poi passare in una sala-filtro dove è attivo un flusso d'aria per la depurazione e l'ambientamento. Tutto questo sempre a garanzia dell'integrità dei due guerrieri.