Reggia Caserta, manutenzione ferma. Felicori: necessario personale con giuste competenze

I visitatori sono in aumento da mesi, così gli incassi. I soldi da investire ci sono – si parla di oltre 1 milione di euro – eppure nella Reggia di Caserta la manutenzione è ferma e il personale non ha le competenze tecniche necessarie. A lanciare l’sos Mauro Felicori, direttore del monumento vanvitelliano diventato, grazie alla Riforma Franceschini, un ‘Museo’ a tutti gli effetti.    

Secondo Felicori, “spendere per fare manutenzione o qualsiasi altra cosa è un problema, perché manca una struttura amministrativa competente, in grado di districarsi tra le numerose procedure, in tema di spesa e di appalti, previste per gli enti pubblici. Far partire un’efficace attività di manutenzione ordinaria alla Reggia di Caserta rappresenta la priorità”, ha detto il direttore.    

Con la riforma gran parte dei funzionari amministrativi è rimasta nell’organico della vecchia soprintendenza di Caserta e Benevento, mentre nella struttura che amministra il Museo Reggia di Caserta, dice un funzionario, “sono passati solo i più coraggiosi”.

Nell’organico della Reggia ci sarebbero due dipendenti con la qualifica di funzionari amministrativi, ma da anni svolgono altre mansioni; in questi mesi Felicori ha effettuato anche un interpello a livello regionale per reperire funzionari competenti, ricevendo però risposte positive solo da due architetti in servizio a Pompei, non esperti in materia contabile e finanziaria; così il direttore sta pensando di rivolgersi ad un professionista esterno, probabilmente un commercialista che lo affianchi in una materia così tecnica.

editore:

This website uses cookies.