Sono stati 104 i visitatori che hanno ‘inaugurato’ il nuovo itinerario post-Covid negli Scavi di Pompei. L’incasso è stato quasi simbolico, in tutto solo 202 euro, ma il segnale è positivo. Soprattutto per la presenza di una coppia di americani che sono rimasti bloccati in Campania per il lockdown e, prima di ripartire, hanno approfittato per una visita a Pompei. Ora il turista viene guidato da frecce indicatrici dei percorsi nuovi da esplorare. Per ora si entra a gruppi di massimo 40 per volta, a 15 minuti di distanza, per consentirne l’allontanamento. Da oggi, dalle 9 alle 17,30, gli Scavi della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. si possono visitare a un costo d’ingresso accattivante: soli 5 euro per le prossime 2 settimane. L’itinerario è studiato per evitare che i turisti si accalchino, ma non delude per l’offerta di domus, strade, affreschi, mosaici, colonne, monumenti e soprattutto i giardini.
“Dopo oltre 2 mesi e mezzo si riapre in maniera diversa – spiega Massimo Osanna, direttore generale della Soprintendenza archeologica di Pompei – Termoscanner agli ingressi e mascherine. Entrata da piazza Anfiteatro, centrale per la città nuova, per interagire anche con i negozi e i ristoranti che attendono la ripresa: sarà una Pompei nuova a cominciare dai giardini, con case che saranno riaperte dopo anni, come quella di Cornelio Rufo, il cui restauro è appena terminato”.
Poi, dal 9 giugno, si tornerà al biglietto d’ingresso a 16 euro. Gli itinerari saranno raddoppiati, e anche gli ingressi e tutte le uscite riaperte. “Non riavremo gli oltre 4 milioni di visitatori che abbiamo registrato lo scorso anno – afferma Osanna – Speriamo di arrivare a 2 milioni, ma ci riterremo soddisfatti anche con 1 milione e mezzo di ingressi al sito. Ora, però, invito tutti a girare per il sito perché in questo momento Pompei è ancora più bella: ha qualcosa di metafisico per chi la attraversa con le strade vuote”.
La riapertura punta anche sulle nuove scoperte nell’area di Civita Giuliana, fuori Pompei, dove un’indagine sugli scavi clandestini ha indotto la Soprintendenza a insistere nelle ricerche proprio per contrastare i tombaroli. I nuovi itinerari saranno molto pubblicizzati sul sito della Soprintendenza e sui profili social degli Scavi. Osanna ha annunciato che il 9 giugno riapriranno anche i ”Siti minori” della Soprintendenza: Oplonti, Stabia, Villa Regina, nei quali si stanno attrezzando analoghi sistemi di sicurezza agli ingressi. Tutti da prenotare sui siti internet della Soprintendenza.