Si rinnovano gli appuntamenti settimanali con la cultura al Parco archeologico di Ercolano, chiuso a seguito del decreto governativo ‘Io Resto a Casa’. Dalla pagina facebook il direttore Francesco Sirano racconta la storia della Casa del Colonnato Tuscanico. La Casa, costruita nel corso del II secolo a.C., subì poi dei lavori di ampliamento. ”Il nucleo dell’abitazione, incentrato sull’atrio pavimentato in cocciopesto ovvero un tritume di terracotta, calce e sabbia, resistente all’umidità, fu ristrutturato in età augustea 27 a.C. – 14 d.C. – spiega il direttore – L’impluvium fu rivestito di marmi e trasformato in fontana; le pareti furono decorate in ‘terzo stile’, una particolare decorazione pittorica risalente agli anni tra il 20 a.C. e il 50 d.C. Il peristilio, ossia il colonnato tuscanico, fu aggiunto inglobando una casa attigua e gli ambienti che si sviluppavano intorno ad esso furono decorati con affreschi e mosaici risalenti agli anni immediatamente precedenti all’eruzione del 79 d.C. Dal piano superiore, invece, provengono un tesoretto di monete del valore di 1.400 sesterzi e un sigillo di bronzo”.
”In una delle botteghe collegate alla casa e aperte sul Decumano Massimo ci sono dei quadretti con scene di sacrificio alla presenza di Ercole che secondo alcuni potrebbero alludere al culto di Ercole dell’Ara Massima a Roma, secondo altri alla fondazione di Ercolano stessa – spiega ancora il direttore – In questa casa fu trovata una lucerna in bronzo con una tabella che era di un certo Hirpinus, funzionario contabile dell’amministrazione imperiale. Questa casa, insieme ad altre cinque, fa parte di un progetto di restauro la cui gara di appalto sarà bandita nei prossimi giorni da Invitalia”.