Focus su Roscigno Vecchia, la Pompei del ‘900

Roscigno Vecchia è la Pompei del 900. Come nel 79 d.C. i pompeiani fuggirono dall’eruzione del Vesuvio, nel 1902 i roscignoli scapparono a causa di continue frane. Oggi a Roscigno Vecchia vive una sola persona, tutto è come fu lasciato 112 anni fa. Sono 20.000 i turisti che ogni anno vengono a vedere il ‘paese che cammina’ per la cui tutela si sta dando vita ad una Fondazione.
“Al momento siamo riusciti a salvaguardare il sito grazie ad uno stanziamento di 2 milioni di euro della Regione ed al sovvenzionamento economico dell’Associazione degli Italo-Americani ma non basta e dunque daremo vita ad una Fondazione per non perdere un bene unico al Mondo. Roscigno è un museo a cielo aperto”, commenta Armando Mazzei, sindaco di Rossigno.
Roscigno sarà protagonista di un’escursione nell’ambito di ‘Cilento No Limits’. Quando si entra nel paese si viene accolti da un’atmosfera spettrale , c’è un solo abitante,  ci sono le case ed in alcune  è addirittura possibile entrare per vedere le stanze con i mobili, gli utensili, gli oggetti lasciati lì dal 1902.
“Alla stampa di tutto il mondo – aggiunge il sindaco – apriremo le porte della Chiesa di San Nicola di Bari dove ancora oggi è possibile  apprezzare un tavolato ligneo in perfetta forma. Apriremo le porte  di un museo che conserva più di 500 reperti della cultura rurale dove sarà possibile trovare tutti gli attrezzi dell’epoca e dei mestieri di allora dal contadino al calzolaio. A Roscigno si può ancora vedere l’antico tracciato della Via degli Stranieri e raggiungere il sito archeologico di Monte Pruno sede di un vasto insediamento enotrio e lucano databile tra il VII e III secolo a.C. con una tomba principesca rinvenuta nel 1938 il cui ricco corredo è conservato presso il Museo archeologico provinciale di Salerno”.

editore:

This website uses cookies.