Nuovo crollo a Pompei. Sabato, infatti, si è staccata una trave in legno di una struttura che sostiene il tetto in tegole nel peristilio della Villa dei Misteri. Ovviamente la notizia, ha riacceso l’attenzione sui crolli verificatesi nel sito archeologico come quello della Schola Armaturarum. Ad accorgersi dell'accaduto i custodi durante i controlli notturni. L'area è stata subito transennata e un sopralluogo dei funzionari della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei e dei carabinieri ha consentito di accertare che “non ci sono danni alle strutture archeologiche né alle coperture”.
A cedere, infatti, è stata una delle travi in legno che sorreggono il tetto in tegole della villa pompeiana. La trave, però, cadendo, avrebbe potuto danneggiare la parete affrescata sottostante. Inoltre, se il crollo si fosse verificato di giorno avrebbe messo a rischio l'incolumità dei visitatori. Già da questa settimana prenderanno il via i sopralluoghi propedeutici alla ricollocazione della trave caduta. Nella cavità che l'ospitava è evidente una macchia d'umidità probabilmente causata da infiltrazioni d'acqua. Previsto anche il controllo di tutte le altre travi che sorreggono il tetto.
Villa dei Misteri, costruita nel II secolo avanti Cristo, fu ristrutturata verso il 60 avanti Cristo e poi nel I sec. dopo Cristo è una delle oltre 100 ville scoperte nell'area vesuviana. Lungo le pareti del triclinio è il grande affresco (megalographia), con scena di rito misterico (donde il nome della villa) ovvero d'iniziazione femminile al matrimonio.