Le Guide turistiche di Pompei, nel 2010, hanno inserito sul canale Radiophoto di Youtube, due video dal titolo ‘Viva Pompei’ per denunciare come, ogni giorno, i reperti archeologici vengano maltrattati dai turisti che con le scarpe rovinano i mosaici e la pavimentazione del sito.
La telecamera del videoamatore inquadra decine e decine di scarpe di ogni genere, si sofferma sui pavimenti originali del I secolo, parti delle ville ignorate nella visita dei turisti che restano incantati dalle raffigurazioni murarie o, per assurdo, indifferenti davanti a troppa bellezza. Poi il video richiama l'attenzione sul pavimento della stanza dei riti d'iniziazione dionisiaci di Villa dei Misteri, dove i cordoni bloccano il calpestio. Intanto, i turisti scattano fotografie con i flash, contribuendo al deterioramento delle antiche opere. Nessun cartello li avverte che i flash sono nemici dell'irripetibile rosso e del nero pompeiano. Quelle immagini, illustrate dalla di una Santiago Faraone, "dovrebbero essere proiettati prima di ogni escursione per insegnare ai visitatori che cosa non fare" afferma. A distanza di tre anni gli 'errori' commessi dentro gli scavi di Pompei restano gli stessi.