Pompei, Galan: a rischio i 105 mln dell’Ue

Dei 5 bandi ne sono stati emessi soltanto due

“A rischio i 105 milioni concessi dall'Ue per i lavori di restauro di Pompei”. È quanto afferma Giancarlo Galan, presidente commissione Cultura della Camera ed ex ministro dei beni culturali, in merito ai bandi di gara dei lavori per il sito archeologico di Pompei. 
"Il 16 luglio non andrò a Pompei – dice Galan – perché dovrei chiedere conto dei 105 milioni, che insieme con l'allora collega Fitto abbiamo assicurato e che ora c'è rischio si perdano". Sotto accusa i bandi di gara necessari per dare avvio ai restauri. “Mi risulta che sia successo quello che considero la maggiore dimostrazione di incapacità e inadeguatezza – spiega – perché dei 5 bandi che si dovevano fare ne sono stati emessi soltanto due. Oggi – chiarisce – non ne ho chiesto conto al ministro perché questo ministro non ha responsabilità, è qui da poco. Il vero responsabile del procedimento in un ministero è la struttura. Ma in 15 anni della mia presidenza della regione Veneta non è mai stata persa una lira di soldi della Ue, anzi, prendevamo il 108%”. 
Ma il caso Pompei non è isolato, "nell'ultima programmazione europea, e la responsabilità è di gran lunga delle regioni, mi risulta che l'Italia abbia buttato via 50 miliardi di euro", fa notare Galan.

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