Pompei, rassicurazioni dal Governo per vincere sfida Ue

Unesco, sito non rischia esclusione da patrimonio umanità

In visita a Pompei Massimo Bray e Carlo Trigilia, rispettivamente ministri dei Beni Culturali e Turismo e della Coesione territoriale, hanno fatto il punto su quanto è stato realizzato e quanto si deve ancora realizzare per il sito archeologico. Una sfida da attuare entro il 2015 con un piano di restauro da 105 milioni di euro. “Il progetto Pompei è quello con cui vinceremo questa sfida rispetto agli impegni che abbiamo preso con l'Europa – hanno affermato. “Nelle prossime settimane a Pompei apriremo 10 domus fino ad oggi chiuse, grazie a nuovo personale” ha aggiunto Bray. 
“Il 'Grande progetto Pompei' ha un valore nazionale sul quale il Governo è molto impegnato – ha spiegato Trigilia – e sul quale cercheremo di fare tutto perché si dimostri che il nostro patrimonio culturale possa essere utilizzato bene". 
Tra gli obiettivi: mettere in sicurezza le strutture a partire dalle aree qualificate a 'rischio alto'; realizzare opere di messa in sicurezza, restauro e valorizzazione; rafforzare i sistemi di controllo.
Soddisfatto Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale per l'Unesco, dopo aver ascoltato tutti.  "La presenza di due ministri e della Commissione parlamentare, per quanto mi riguarda mi ha dato la certezza che il livello di attenzione e di monitoraggio è al massimo – ha spiegato Puglisi – l'Unesco questo aveva bisogno di sapere e questo oggi registra.  Nessun titolo di patrimonio Unesco a rischio, per Pompei”. 

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