Reggia Caserta, Felicori si prepara all’addio ma plaude nuovo bando europeo

“Dall’1 novembre non ho progetti, sono in pensione, tornerò nella mia Bologna e vediamo se ricevo proposte interessanti. Non nascondo che mi piacerebbe rimanere in Campania e al Sud, perché penso che i beni culturali qui costituiscano un motore di sviluppo importante”. Ad affermarlo Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta dal 2015. Raggiunti i limiti di età, Felicori dal 31 ottobre lascia il sito campano e anche il suo ruolo di funzionario al Comune di Bologna, ma resta la passione messa in campo a Caserta, dove verrà sostituito con un bando europeo, come ha confermato il Mibac, che sta per lanciare il nuovo concorso internazionale.

“Mi fa piacere – spiega Felicori – la conferma del metodo di selezione, che ha funzionato. Quando per istituzioni culturali importanti si va sul mercato del lavoro cercando il meglio e si fanno selezioni con giurie autorevoli, aprendo a una platea molto larga, normalmente il risultato è buono. La nostra esperienza dei primi 20 direttori dei musei autonomi è molto positiva ed è giusto che sia stata confermata”.
Intanto Felicori traccia un bilancio del suo mandato. “Penso – afferma – di aver fatto un buon lavoro di comunicazione aumentando la reputazione della Reggia e riportandola nelle sedi europee, mentre prima si era isolata in modo un po’ provinciale. Penso anche di aver migliorato i rapporti tra Reggia e territorio e di aver instaurato un clima di fiducia nel cambiamento. Più faticoso è stato il miglioramento della gestione quotidiana: ho iniziato ad avere risultati nella manutenzione e nella pulizia, ma c’è tanto da fare. Ricordo anche che nel 2016 abbiamo chiuso il primo grande cantiere e che tra poco aprirà il secondo grande cantiere da 14 milioni a cui seguiranno fondi per altri 53 milioni di restauri che andranno avanti per alcuni anni”.
I lavori alla Reggia dovrebbero partire nella prossima primavera, i primi 14 milioni sono dedicati al restauro di parte del palazzo, del Giardino inglese e del Parco. In più i giardini di Piazza Carlo Terzo, l’ampio spazio davanti alla Reggia, verranno manutenuti dagli industriali casertani per due anni.

editore:

This website uses cookies.