La Reggia di Caserta, Pompei, Ercolano e Stabia, il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico di Napoli e Paestum saranno musei e siti archeologici autonomi. È quanto prevede la riorganizzazione del Mibact presentata da Dario Franceschini, ministro del Turismo e dei Beni Culturali.
L’amministrazione viene resa più snella, efficiente e meno costosa attraverso: l’ammodernamento della struttura centrale e la semplificazione di quella periferica; l’integrazione definitiva tra cultura e turismo; la valorizzazione dei musei italiani; il rilancio delle politiche di innovazione e formazione; la valorizzazione delle arti contemporanee; la revisione delle linee di comando tra centro e periferia ed il taglio delle figure dirigenziali (37 dirigenti in meno).
“Non si tratta di piccoli cambiamenti – ha detto Franceschini – gli italiani si aspettano da questo Governo riforme importanti e la riorganizzazione del Mibact è una grande rivoluzione che ci consentirà di investire sull’incredibile patrimonio culturale che possediamo”.
Le Direzioni regionali sono trasformate in Segretariati regionali del Mibact, con il compito di coordinare tutti gli uffici periferici del Ministero operanti nella Regione. Viene così riconosciuto il ruolo amministrativo di tali uffici, tutti dirigenziali di II fascia, senza però sovrapporsi alle competenze tecnico-scientifiche delle Soprintendenze.