Gli albergatori dei Campi Flegrei scrivono a Massimo Bray, ministro dei Beni Culturali, invitandolo a “verificare di persona lo stato pietoso del patrimonio archeologico e paesaggistico”.
L’associazione di albergatori, guidata da Luigi Esposito, chiama in causa “il caso del Museo Archeologico dei Campi Flegrei, istituito nel 2008 all'interno di uno dei castelli più belli d'Europa, il Castello Aragonese di Baia, e che oggi, rischia di chiudere per sempre. Quello del Castello di Baia, del Museo Archeologico dei Campi Flegrei – aggiungono glialbergatori – è solo l'ultimo caso di un interminabile elenco di siti negati, abbandonati o deturpati che purtroppo continua incessantemente ad allungarsi. Ci piacerebbe scriverle, ad esempio, anche del Rione Terra, che dopo oltre vent'anni di lavori e finanziamenti è ancora un cantiere aperto, oppure della Piscina Mirabilis, accessibile a turisti e cittadini solo a discrezione dell'anziana signora a cui sono state affidate le chiavi, o ancora dei tanti altri siti flegrei che per mancanza di personale e carenze strutturali risultano parzialmente o totalmente interdetti al pubblico, ma capirà che è un discorso troppo ampio per poterlo mettere su carta. Ecco perché – concludono – la invitiamo nei Campi Flegrei, per discutere, anche coi rappresentanti degli altri enti pubblici coinvolti, primi fra tutti la Regione Campania e i quattro Comuni flegrei, della sempre più drammatica crisi del settore turistico locale, nella speranza che con la sua visita possa finalmente inaugurarsi una percorso comune di confronto e collaborazione per tutelare questa terra e darle la visibilità che merita”.