Dal treno storico per la connessione territoriale delle destinazioni archeologiche alla conferenza mediterranea sul turismo archeologico subacqueo, dall’archeoincoming a i beni culturali e il turismo culturale dopo la pandemia.
Sono molti e i temi della XXIII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico che si terrà a Paestum dal 25 al 28 novembre, per la prima volta nella location definitiva del Tabacchificio Cafasso, sito di archeologia industriale ‘simbolo della Piana del Sele’, come definito da Gillo Dorfles.
“Occorre riqualificare la nostra offerta – dice il fondatore e direttore della BMTA Ugo Picarelli – in quanto la consapevolezza dei rischi e del non rispetto del pianeta, a cui ci ha riportato l’attuale pandemia, è motivo per intraprendere da subito l’unica strada possibile, un turismo sostenibile nel segno della unicità, dell’accessibilità, della destagionalizzazione e rispettoso dell’ambiente. Il viaggiatore della società contemporanea, una volta definito turista, è sempre più alla ricerca di emozioni e di soddisfare bisogni di conoscenza, ossia di fare turismo esperienziale alla ricerca di luoghi e momenti, che rispecchino i valori personali. Per i grandi attrattori archeologici è fondamentale ragionare sui flussi turistici: l’approccio sostenibile in questo caso deve essere una modalità per visitare i luoghi nel rispetto del bene culturale”.