Albergatori di Anacapri in guerra con i vigili urbani

Sequestrati documenti del minibus dell’hotel Capri Palace

L’estate è finita ma a Capri i problemi continuano. Dopo incendi, black out ed inquinamento, ad accendere i riflettori sull’isola sono le polemiche fra albergatori e vigili urbani. Accade infatti che i tutori dell’ordine abbiano fermato il pulmino del prestigioso hotel Capri Palace, chiedendo all’autista di esibire documentazione e libretto di circolazione. Poi hanno chiesto ai passeggeri che si trovavano a bordo se avessero pagato per il servizio. Alla risposta negativa dei turisti, i vigili hanno prima chiesto i loro documenti di identità poi hanno sequestrato il libretto di circolazione del pullmino nonostante questo presentasse la dicitura “Veicolo adibito al trasporto esclusivo di clienti dell'albergo in Anacapri a tutti gli approdi marittimi e ai principali e più vicini scali marittimi, ferroviari, aeroportuali, eliportuali e ritorno”. L'operazione portata a termine dai vigili urbani nasce da una denuncia presentata dai tassisti ad agosto. Sulla vicenda è intervenuta la locale Federalberghi che, come annunciato il presidente dell'associazione Sergio Gargiulo, ha già dato mandato ai suoi legali di verificare la legittimità del provvedimento. La Federalberghi sottolinea, inoltre, che il trasporto dei clienti degli hotel “è assolutamente legittimo poiché gratuito come contemplato dagli articoli 82 e 83 del codice della strada”. «L'episodio – ha detto Gargiulo – ha provocato un serio danno di immagine per il settore turistico di Capri e delle imprese che sono costrette a giustificare i ripetuti controlli da parte dei vigili urbani”
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