Montaguto non ci basta è una condizione necessaria ma non sufficiente per dirci tranquilli". Il ripristino della linea ferroviaria tra la Puglia e la Campania non basta all'assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità Guglielmo Minervini. "I pugliesi hanno subìto disagi per oltre 80 giorni, attenuato solo in parte dagli interventi sulla scontistica dei biglietti che le Ferrovie dello Stato e l'Alitalia hanno inteso sostenere per agevolare il collegamento con Roma. Inoltre, nonostante l'intervento straordinario della Protezione civile e del genio militare che ha permesso di liberare la sede della ferrovia, si prospettano ancora molti giorni di lavoro per il recupero della statale 90 "Delle Puglie", che collega la provincia di Avellino e quella di Foggia, con danni per l'economia locale soprattutto nella zona dauna". Per Minervini un problema di fondo: "Non basta uscire dall'emergenza perché la Puglia si possa considerare all'interno delle attenzioni strategiche del governo nazionale e di Ferrovie dello Stato. È indispensabile che ci siano date certezze di tempi e di risorse su alcune grandi infrastrutture vitali come l'Alta capacità sulla linea Bari-Napoli e l'interramento del nodo ferroviario di Bari". Per queste due grandi opere, infatti, le risorse disponibili non sono sufficienti e il rifinanziamento necessario al loro completamento, pur se previsto, resta legato al destino dei fondi Fas che il governo ha congelato. "Solo volontà e energie forti e adeguate – aggiunge l'assessore alla Mobilità – almeno quanto quelle che si stanno concentrando in altre aree del Paese, possono riscattare la Puglia da una condizione di residualità in cui la cattiva politica nazionale vuole schiacciarla, insieme al Mezzogiorno d'Italia. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".