Rutelli: in Italia cala la qualità dell’accoglienza turistica

L’ex ministro chiede una migliore governance per il settore

"Da qualche anno a livello internazionale la percezione della qualità della nostra accoglienza non è più positiva come un tempo. E' un dato che deve far riflettere, perfino più del calo delle presenze, e che ci impone di correre immediatamente ai ripari.". Lo ha dichiarato l'ex vice presidente del xonsiglio con delega al turismo, Francesco Rutelli, intervenendo a Salerno alla conferenza inaugurale della settima edizione di FareTurismo, l'appuntamento dedicato al confronto fra il mondo del turismo e le potenziali nuove leve del campo del lavoro. "Per vincere la sfida della competitività – ha aggiunto Rutelli – il turismo italiano ha bisogno di maggiore professionalità da parte dei suoi addetti. Anche perché i nuovi mercati di riferimento, che sono soprattutto la Cina e il Golfo Persico, ci dicono che il turismo del futuro avrà come target le classi medie, e quindi: gusti evoluti, e desiderio di conoscenza dello specifico italiano che andrà parecchio oltre la visita tout court". Rutelli ha posto anche il problema della governance: "Se vuole essere veramente competitiva, l'Italia deve avere un ministero del turismo dotato di pieni poteri, attualmente distribuiti tra ventuno enti, tanti quante sono le regioni, che hanno la competenza esclusiva in materia".

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