Non c'è traccia del mare e del turismo balneare nel nuovo spot "Magica Italy" che ha per testimonial il premier Silvio Berlusconi. Una scelta che l'assessore provinciale al turismo di Rimini Fabio Galli non ha digerito e dunque ha preso carta e penna per lamentarsi direttamente con il premier.
"Ho dato una scorsa al video, ma non ho trovato alcuna traccia, parola, frame, evocazione relativa al turismo balneare", scrive Galli a Berlusconi e al ministro Brambilla, aggiungendo: "Sarebbe bastato poco: una spiaggia, un'onda del mare, un tramonto che si riflette sull'acqua, un secchiello/una paletta/un lettino. Sarebbe bastato uno sforzo risibile, inerziale…macché!". Insomma, prosegue l'assessore, "secondo la voce narrante (addirittura Lei, Signor Presidente, mica Dustin Hoffman!)- in Italia si viene in vacanza per i beni storico/artistici, per i musei, per i siti archeologici. Ma per il mare no?".
E così al premier Galli ricorda i numeri: "8 mila chilometri di costa, 31,8 milioni di presenze, 689 mila camere e 968 mila posti letto nell'extralberghiero". Quello balneare, continua Galli, "è di gran lunga il settore più remunerativo dell'industria turistica nazionale, eppure nella 'Magica Italia' non c'é: scomparso". Ecco perché Galli invita Berlusconi a riscoprire l'Italia: "Viaggiando e superando facilonerie, superficialità, luoghi comuni, pigrizie (che non sono solo vostre ma anche di parecchi che vi hanno preceduto), vi imbatterete in luoghi davvero magici e – sorpresa delle sorprese – pieni di gente contenta e soddisfatta. Con o senza leggio".