Anche il 2014 turistico di Bologna è stato positivo con circa 50.000 arrivi (+5%) e 35.000 pernottamenti in più (+1,7%) rispetto all’anno prima. Si parla di 1.108.462 di turisti in arrivo e 2.180.982 pernottamenti.
A crescere sono le comitive di stranieri, europei ma soprattutto in arrivo da altri continenti. Sono i cinesi a far registrare l’incremento maggiore: +43,5% ovvero 9.404 turisti in più rispetto al 2013.
Nell’arco dell’ultimo decennio, poi gli arrivi di stranieri sono quasi raddoppiati: dagli oltre 264.000 del 2004 ai quasi 502.000 del 2014, in aumento del 5,2% rispetto al 2013.
L’anno scorso sono arrivati a Bologna 356.660 turisti europei, soprattutto tedeschi (45.823), francesi, spagnoli e dal Regno Unito. A loro si aggiungono 66.065 americani (di cui 37.333 dagli Usa) e 37.027 cinesi.
Per quanto riguarda le presenze complessive, ovvero i pernottamenti, gli stranieri hanno superato di nuovo il milione (per la precisione 1.060.189). In larga parte sono europei (721.859 presenze), anche in questo caso in maggioranza da Regno Unito (oltre 90.000), Germania, Francia e Spagna. Gli americani che hanno dormito a Bologna almeno una notte, nel 2014 sono stati 151.814, di cui 85.763 dagli Stati Uniti e ben 24.504 dal Brasile. A loro si aggiungono 45.703 cinesi e 17.312 presenze dall’Australia. In particolare i pernottamenti di turisti europei sono raddoppiati nell’ultimo decennio, triplicati se si guarda a 20 anni fa.
I dati sono stati diffusi dall’ufficio statistica del Comune di Bologna.
Lo studio mette in luce i buoni risultati del capoluogo e anche la sofferenza del resto dell’area metropolitana. Tolta la città di Bologna, infatti, nel 2014 nel territorio provinciale sono passati 543.519 turisti, 30.383 in meno rispetto all’anno precedente. Il calo ha interessato gli alberghi (-4,5%) ma ancora di più gli esercizi extralberghieri (-12,7%). Diminuiscono i turisti italiani (-4,6%) e ancor di più quelli stranieri (6,6%). La maggior parte sono cinesi tedeschi e russi. Tra gli italiani, invece, la maggior parte dei turisti che visitano l’area metropolitana sono emiliano-romagnoli.