In Emilia Romagna arrivano i primi ‘Condhotel’, si potrà vendere 40% delle stanze

Sarà l’Emilia-Romagna la prima regione a sperimentare i ‘Condhotel’. Una formula che all’estero va forte, ma che in Italia è arrivata solo l’anno scorso sotto forma di decreto approvato dal governo. Si tratta di hotel condivisi perché al loro interno, oltre alle camere, ospiteranno anche appartamenti privati. E in Emilia Romagna debutteranno forse già dalla prossima estate, dato che le nuove norme dovrebbero essere approvate tra la fine di marzo e aprile. Intanto è arrivato il semaforo verde delle associazioni di categoria: “Finalmente un’azione concreta, in tempi in cui sentiamo solo slogan”, esultano Federalberghi e Assohotel-Confesercenti.

Il meccanismo messo a punto dalla Regione è semplice. Ogni struttura potrà vendere fino al 40% della propria dotazione di stanze, ma sarà vincolata a reinvestire i ricavi in interventi di riqualificazione e ristrutturazioni. I privati, invece, utilizzeranno gli spazi acquistati come fossero loro appartamenti, ma potendo usufruire in più dei servizi alberghieri, come la lavanderia, la reception o il ristorante. Non solo: la legge prevede che nei periodi di non occupazione le stanze vendute possano essere affittate, un passaggio che spetterà al gestore unico della struttura, quindi l’albergatore stesso. I termini economici verranno fissati di volta in volta tra le parti.

Nel testo è stato inserito un capitolo dedicato alle ex colonie, colossi in voga dei decenni passati e oggi ridotti a scheletri deprimenti sulla costa adriatica: anche per loro potrà valere questo particolare percorso di riqualificazione.

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