Rimini chiede assegnazione del suo lungomare

Gnassi scrive a Gnudi per poter disporre del proprio lungomare

Il lungomare di Rimini è di proprietà dello Stato e il Comune non solo può toccare quella strada ma deve anche ‘pagare un canone per usufruirne, oltre che le spese per mantenerla’. Proprio per questo il sindaco Andrea Gnassi scrive a Piero Gnudi, ministro per il Turismo, per chiederne "l'assegnazione al Comune".    
"Di fatto il lungomare – prosegue il sindaco – rischia di costituire un pregiudizio per la competitività dell'intero prodotto turistico riminese e di collocarlo nella marginalità nella competizione con altre zone nazionali e internazionali”. È dagli anni ’90 che il Comune tenta di acquistare il lungomare “ma, talvolta l'inerzia, tal altra i pareri sfavorevoli dell'Amministrazione Centrale o, infine, i prezzi insostenibili richiesti al Comune, lo hanno reso impossibile, costringendo il Comune a pagare un alto costo in termini di possibilità di contenimento della crisi”. Ora, secondo il decreto legislativo sul Federalismo demaniale 85/2010, le aree del lungomare  sono ‘nell'elenco dei beni trasferibili al Comune’, il che ne renderebbe  possibile l'assegnazione al Comune.
“Egregio Sig. Ministro – scrive Gnassi – siamo pronti per far partire la riqualificazione. È pronta l'amministrazione comunale con il sostegno di Provincia e Regione, sono pronti gli operatori turistici, lo richiedono i nostri ospiti nazionali e internazionali. Non chiediamo né risorse né sussidi, semplicemente una leale collaborazione che dia al Comune, e quindi a Rimini, le leve per far ripartire il Turismo e con esso l'economia della nostra Comunità".

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