La Pasqua, pasquetta e i ponti del 25 aprile e dell’1 Maggio tsono stati oscurati dall’emergenza coronavirus anche in Riviera Romagnola. “In questi giorni, pur con la priorità della lotta alla diffusione dell’infezione, non possiamo non pensare pure al dopo – osserva il presidente della cooperativa bagnini di Rimini sud, Mauro Vanni – anche se c’è il blocco delle attività e degli spostamenti fino a maggio a noi daranno la possibilità di andare a fare i lavori di manutenzione ordinaria sulle spiagge in modo di prepararle, ma se per i clienti il blocco si protrarrà oltre maggio, se andiamo a giugno o, peggio ancora, a luglio la stagione salta. D’altronde c’è anche una componente psicologica legata alle necessarie precauzioni da adottare.
Il 2020 – puntualizza Vanni – sarà un anno fortemente in perdita considerando poi che a noi a dicembre scade la concessione demaniale quindi non abbiamo neanche la prospettiva del futuro per rifarci delle perdite di quest’anno. Sarà un problema molto grosso su cui stiamo discutendo in questi giorni con l’Amministrazione, con la politica e anche con la Regione”.
“Mi auguro che dopo il 13 qualcosa cambi – commenta Gianni Indino, presidente di Confcommercio Rimini e vicepresidente della Confcommercio regionale con delega al Turismo e presidente del Silb regionale – che ci venga data la possibilità di entrare nelle nostre aziende e iniziare a prepararci: abbiamo bisogno di un obiettivo, abbiamo bisogno di una data, perché se no moriamo veramente di angoscia e abbiamo paura che non si esca più da questo labirinto”.