A Trieste apre il Museo LETS, in mostra la scena letteraria da Svevo a Magris

Da oggi, venerdì 13 settembre, apre al pubblico il Museo LETS (Letteratura Trieste), in piazza Hortis. Realizzato con il sostegno della Regione Fvg e con il contributo di Trieste Trasporti, in LETS trovano posto i Musei Svevo e Joyce, totalmente riallestiti, e il nuovo Museo Saba: in pratica la scena letteraria di Trieste dal Novecento ad oggi.

LETS ospita documenti e libri di e su Scipio Slataper e Claudio Magris, Susanna Tamaro e Boris Pahor, Mauro Covacich, Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Fulvio Tomizza, Pino Roveredo, Anita Pittoni, Virgilio Giotti, Bobi Bazlen, Giorgio Voghera, Richard Francis Burton, Rainer Maria Rilke e tanti altri autori.

Tra le varie sezioni, il museo ha una Edicola della Storia, spazio al cui centro campeggia un chiosco di giornali, a simboleggiare la storia della città; ha una Libreria degli Scrittori, sala principale e di grande impatto visivo, con tanto di scaffali, totem girevoli, spazi promozionali dove i contemporanei Mary Barbara Tolusso, Veit Heinichen, Laila Wadia, Diego Marani, Claudio Grisancich, Marko Kravos, Paolo Rumiz –
per citare alcuni – sono presenti con le loro opere.

Tra le chicche, il primo libro letto da Claudio Magris, dono dello scrittore: una ‘copia fatale’ de ‘I misteri della Jungla nera’ di Salgari nell’edizione Vallecchi del 1938, ‘la mappa del tesoro’ grazie alla quale ha scoperto come “sia la vita a raccontare le storie, che poi passano di bocca in bocca, di libro in libro”. Nello spazio dedicato a Fulvio Tomizza c’è una antica carta geografica dell’Istria (stampa del 1635 donata dalla vedova Laura Levi Tomizza) tramite fra la prima e la seconda parte della sua vita. Infine, accoglie i visitatori una gigantografia e una panchina della stazione di Trieste dove, assieme alla compagna Nora Barnacle, James Joyce arrivò il 20 ottobre 1904.

“Vent’anni fa abbiamo aperto l’Emeroteca, oggi siamo orgogliosi di inaugurare Lets, il museo dedicato alla letteratura triestina, ma non è finita: disponiamo infatti di oltre 11 milioni di euro per il restauro di Palazzo Biserini, che consentirà la ricollocazione nella sede originaria della Biblioteca Hortis con il suo prezioso patrimonio”, ha detto il sindaco Roberto Dipiazza. Responsabile del Museo è Riccardo Cepach.

(photo credits @Ansa)

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