Rendere accessibili ai disabili con le più svariate problematiche anche i musei di medie e piccole dimensioni, è uno degli obiettivi del progetto interreg Come-In (Cooperating for Open access to Museums – towards a wider INclusion), che ha per lead partner il Segretariato esecutivo dell’Iniziativa centro europea (Ince) e riunisce una nutrita rete di musei, associazioni, accademici, centri di formazione e politici.
Il piano, che si prefigge anche di valorizzare il patrimonio dell’Europa Centrale, è stato presentato al Castello di Udine, ed ha già ricevuto un finanziamento europeo di quasi 320mila euro, coinvolgendo 12 partner di Polonia, Austria, Germania, Croazia, Slovenia e Italia.
Il progetto stabilirà standard transnazionali e linee guida per organizzare mostre ed eventi culturali accessibili a tutti. I musei che si adegueranno agli standard dopo azioni pilota e corsi di formazione, otterranno quindi il marchio “Come-In”. Il segretario generale Ince, l’ambasciatore Giovanni Caracciolo di Vietri, ha dichiarato: “Credo che questo progetto possa contribuire a mantenere vivo il raccordo di valori e cultura in popoli e nazioni nell’Europa centrale e balcanica, ma anche nell’Ue”.