Nel 2014 è in crescita la spesa dei viaggiatori stranieri in Friuli Venezia Giulia per un ammontare di 842 milioni di euro, 12 in più (+1,4%) del 2013.
I dati della Banca d’Italia sono stati rielaborati dal ricercatore dell’Ires Fvg Alessandro Russo.
“Il buon risultato 2014 – commenta Russo – è stato ottenuto nonostante l’andamento della stagione estiva, condizionata dalle avverse condizioni climatiche; fino a giugno, infatti, la crescita rispetto ai primi sei mesi del 2013 era del 6,1%”.
Udine, al 20° posto tra le province italiane, è in testa con 360 milioni di euro (45 milioni in più del 2013, +14,3%), a seguire Trieste con 270 milioni (ma una perdita di 2 milioni rispetto al 2013), Gorizia (154 milioni, 32 in meno dell’anno precedente, comprendendo naturalmente anche Grado) e Pordenone (58 milioni, erano 57 nel 2013).
La provincia di Udine ha fatto da traino al Friuli Venezia Giulia. A livello italiano i viaggiatori stranieri hanno speso l’anno scorso 34,1 miliardi di euro (+3,3% sul 2013). Quasi la metà delle entrate provengono da turisti di soli 5 paesi: Germania (15%), Usa (11,9%), Francia (9,5%), Regno Unito (7,6%) e Svizzera (6,7%). Quanto alle destinazioni, la metà della spesa dei viaggiatori stranieri si concentra in 6 province: Roma (17,5%), Milano (9,1%), Venezia (7,9%), Firenze (6,8%), Verona (3,5%) e Napoli (3,4%).
In controtendenza, invece, le spese dei viaggiatori del Friuli Venezia Giulia all’estero, diminuite dal 2013 al 2014 da 745 a 677 milioni di euro. il risultato finale per la nostra regione è comunque un avanzo nella bilancia dei pagamenti turistica (842 milioni incassati, 677 spesi) di 165 milioni. La flessione dei flussi regionali verso l’estero (sia turistici che per motivi di lavoro) è marcata in provincia di Trieste (da 269 a 215, -54 milioni) e in provincia di Udine (da 282 a 263, -19 milioni).
Infine, osserva Russo, “si può osservare che nel 2014 non solo è aumentata la spesa dei viaggiatori stranieri in Friuli Venezia Giulia, ma sono in crescita anche il numero totale di viaggiatori (quasi 9 milioni, +9,6%) e il numero di pernottamenti, ossia le presenze (+1,1%)”.