Grado, perla fra le località balneari del Friuli Venezia Giulia, deve la sua nascita ad Aquileia, emporio dell’Impero romano di cui era lo scalo marittimo (Gradus), ora principale sito archeologico del Nord Italia, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Sede dal 586 del Patriarca, Grado conserva di quel periodo alcuni splendidi monumenti, che costituiscono il nucleo del suo centro storico (castrum), molto ben conservato.
Nel 1800 divenne la meta privilegiata della buona borghesia e della nobiltà asburgica che, nel giro di qualche decennio, la fecero diventare il luogo di villeggiatura marina più alla moda dell’Impero.
Allora, all’ “Isola del Sole”, riconosciuta ufficialmente dalle autorità austriache come ‘Località termale’, si approdava con un battello, che faceva regolarmente la spola con la terra ferma. Ora ci si arriva comodamente in auto, percorrendo la strada disegnata nel cuore della laguna che, dal 1914, la collega alla campagna della Riviera Friulana. E Grado, dell’isola, conserva tutte le caratteristiche e un immutato fascino, che ne fanno ancora oggi una meta turistica unica nel suo genere nel panorama italiano delle località balneari, grazie anche alla sua lunga spiaggia di sabbia finissima interamente rivolta verso sud e, per questo, costantemente soleggiata, dove sventola da più di 30 anni la Bandiera Blu: un record nazionale (oltre alle 10 Bandiere verdi consecutive, promosse dai pediatri italiani).
La sua laguna, che si estende per oltre 16.000 ettari di terra e di mare, per 32 km compresi fra le foci dell’Isonzo e quelle del Tagliamento, è un mondo immoto dal delicato ecosistema. Un intrico di canali fra le ‘mote’ dai nomi caratteristici su cui sorgono i casoni con tetti di canna dove, fino alla Seconda Guerra Mondiale, abitavano oltre 250 famiglie di pescatori, ormai trasferite in paese. Un paesaggio unico, incontaminato, punteggiato da un centinaio di isolotti, in cui è bello girovagare senza una meta fissa anche fuori stagione, quando d’inverno vi si rifugiano torme di uccelli migratori o, in primavera, le barene si tingono dei tenui colori pastello dell’erica.
Nota per la sua eccellente e particolare cucina e i suoi ottimi ristoranti, Grado è animata nel corso di tutto l’anno da una serie di interessanti manifestazioni, spettacoli e inconsueti servizi per i propri ospiti.
Già dal mese di aprile è possibile, ad esempio, salire sull’Archeobus e visitare Aquileia con una guida esperta. Da maggio in poi, gli amanti del buon cibo possono partecipare al Fisch Nic godendosi, nella stessa giornata, la bellezza della laguna e la bontà dei piatti preparati en plein air da cuochi stellati, in una location assolutamente informale quale è un isolotto. E ancora: i turisti possono salire con la bici sul battello che porta a Marano Lagunare e attraversare in sella alla due ruote i borghi storici della Riviera friulana, per poi rientrare a Grado; conoscere le splendide caratteristiche naturali delle Riserve della Val Cavanata e dell’Isola della Cona, seduti comodamente sul Bus Natura, oppure, al crepuscolo, “volare” su una mongolfiera per abbracciare tutta l’Isola dall’alto.
In occasione dei 50 anni delle riprese di Medea, film girato in laguna da Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, il Consorzio Grado Turismo, in collaborazione con l’associazione ‘Graisani de Palù’, inoltre, organizza 2 volte al mese, il giovedì, una visita guidata al casone di Mota Safon, set di numerose riprese effettuate dal grande regista friulano.