Sauris e la sua antica comunità protagonisti di ‘Un reporter in valigia’

La vallata di Sauris, in Friuli, è un’isola linguistica germanica in cui gli abitanti più anziani parlano ancora un dialetto tedesco che risale alla metà del ‘200, epoca in cui si insediarono qui le prime comunità di migranti provenienti dal Tirolo e dalla Carinzia. Parte da qui il nuovo episodio della web-serie ‘Un reporter in valigia’ che nell’ultima stagione attraversa il Friuli Venezia Giulia.
“La lingua qui parlata ha conservato nei secoli la sua forma arcaica a causa dell’isolamento che contraddistingue le comunità montane, come abbiamo visto nell’episodio sulla Val Resia – racconta l’autore dei video, Mirco Paganelli – Questo isolamento ha però rappresentato la spinta per una produzione volta all’autosufficienza e per la nascita di uno spirito di comunità, come mi hanno raccontato gli abitanti del posto, a partire dal signor Costante, il decano della valle”.
Sauris è “un museo, fatto però non di statue, ma di persone”, prosegue Paganelli. È come se andassimo in un borgo fuori dall’Italia dove ci sono ancora persone che si esprimono con il dialetto fiorentino di Dante, spiega nel video la curatrice del Centro etnografico.
Qui ogni cosa ha a che fare con la natura, dal prosciutto a cui viene fatta respirare l’aria d’alta quota alla tessitura, la cui arte è intrecciata con l’agricoltura. “In questo nuovo racconto dedicato al turismo di prossimità e ai borghi – prosegue il viaggiatore e video-reporter – ci si confronta ancora una volta con pratiche del passato in simbiosi con la natura da cui poter trarre spunto oggi”.

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