‘Terra dei Patriarchi’, progetto di promo-commercializzazione turistica della Provincia di Udine, è giunto alla 4^ annualità portando un buon contributo alla promozione del cicloturismo, puntando molto sul ‘turismo lento’.
“Terra dei Patriarchi – spiega Franco Mattiussi, vicepresidente Provincia Udine con delega al Turismo – ha puntato molto in questa direzione, insieme ad altri progetti legati allo slow tourism. Primo fra tutti, il percorso fluviale che, partendo dalla laguna, tocca punti d’interesse all’interno del territorio provinciale. Per esempio, sul fiume Natissa, in prossimità di Aquileia, abbiamo creato una struttura sia per accogliere chi arriva con la propria imbarcazione, sia chi ha bisogno di piccoli interventi di manutenzione. Tornando al ciloturismo, invece, 2 sono i progetti principali: le iniziative Croctal e Interbike. Si tratta – aggiunge – di progetti ad ampio raggio, che godono di partner transfrontalieri. In particolare, Interbike punta l’attenziomne sulla manutenzione di opere già fatte. In questo caso stiamo parlando della pista ciclabile che porta da Terzo di Aquileia a Belvedere, a Gorizia. Croctal invece tocca il Cividalese. Altro nodo importante è quello di Tarvisio. La città ha goduto questa estate – continua il vicepresidente – di un’enormità di presenze. Le condizioni meteorologiche non favorevoli hanno contribuito a portare i turisti sulla ciclovia Alpe Adria. Turisti provenienti non solo dalle nostre località balneari, Grado in primis, ma anche dalla vicina Carinzia. Il progetto ‘Terra dei Patriarchi’, però, non termina qui. Siamo in dirittura di arrivo – sottolinea – per completare, in collaborazione con la Fiab 13 itinerari orizzontali che non vanno soltanto da Nord a Sud, ma anche da Est a Ovest. Si tratta di itinerari che vanno dagli 80 ai 120 chilometri e che hanno l’obiettivo di portare turisti sui nostri territori per almeno due o tre giorni”.
Grande successo anche per il roadbook realizzato in collaborazione con l’Agenzia TurismoFvg, la Fiab, i Consorzi di promozione turistica (Tarvisiano-Sella Nevea e Passo Pramollo, Carnia Welcome, FriulAlberghi) e l’associazione Strade del Vino Aquileia e Strada del Vino e dei Sapori Colli del Friuli. Si tratta di una sorta di ‘Tom Tom’ cartaceo e fornisce ai turisti tutte le indicazioni per percorrere i tratti di pista in sede propria ma anche per superare i tronchi che non sono su sedime dedicato e che prevedono quindi l’utilizzo di alternative o anche strade a basso flusso veicolare.