Il rilancio del turismo di Trieste passa per il progetto del nuovo acquario, che potrebbe mettere il porto giuliano al centro delle rotte del turismo marittimo dei prossimi anni. Il progetto di un nuovo Parco del Mare potrebbe rilanciare l’intero turismo friulano, sfruttando anche il patrimonio artistico ed enogastronomico dell’entroterra. La realizzazione dell’acquario può così incidere fortemente sul trend futuro, che attualmente vede un andamento sostanzialmente stabile sia degli arrivi (+1,5%) che delle presenze (-1,1%) nella provincia di Trieste. Le destinazioni che hanno avviato questo processo di sviluppo, legato a un grande attrattore, hanno realizzato infatti negli ultimi anni un tasso medio annuo di crescita pari all’8%. Trieste punta quindi ad accendere su di sé i riflettori del mondo, ripensandosi come destinazione turistica della quale l’Acquario potrà essere componente fondamentale. Avviando una simile politica promozionale, sostenuta da grandi eventi e dall’animazione permanente del territorio, si può ipotizzare per Trieste una proiezione di sviluppo che, prendendo come primo anno di attività il 2012, nel 2014 dopo due anni dall’apertura dell’acquario, possa raggiungere i circa 307 mila arrivi e 780 mila presenze turistiche. Così, nel 2019 si passerebbe a 453 mila arrivi e a oltre un milione di presenze.