domenica, 5 Maggio 2024

Entro il 2020 a Viterbo 8 milioni di passeggeri

E a Frosinone Marrazzo vuole realizzare uno scalo regionale

L’ha spuntata Viterbo. E’ nella Tuscia, quindi, che nel giro di 3, al massimo 4 anni, sarà operativo il terzo scalo del Lazio. A vocazione low cost e realizzato soprattutto con l’apporto di capitali privati, entro il 2020 avrà un bacino di passeggeri a quota 8 milioni. Dopo la scelta del sito, il successivo passo sarà la convocazione della Conferenza dei servizi per stabilire tempi, modi e costi della nuova struttura, comprese le opzioni su società di gestione e compagnie aeree.
Niente da fare per Frosinone, Latina e Guidonia, escluse soprattutto perché ritenute incompatibile le attività militari attualmente svolte con lo sviluppo del traffico civile dopo un esame lungo quasi un anno confrontando parametri e compatibilità dei quattro siti candidati. Per Frosinone, però si apre uno spiraglio: il presidente della Regione Piero Marrazzo insiste per realizzarvi un quarto scalo regionale, una struttura di collegamento del traffico locale che serva il bacino del Sud del Lazio e del Nord della Campania. "In via prioritaria va messo uno stop al traffico di Ciampino – ha spiegato Marrazzo – che viaggia verso il tetto dei 10 milioni di utenti nel 2010, insostenibile per i cittadini; la soglia sarà fissata a 3 milioni". Per il sindaco di Roma, Walter Veltroni si tratta di “una decisione importante per consentire l’ulteriore sviluppo del traffico aereo verso la nostra regione alleggerendo al tempo stesso la pressione sullo scalo di Ciampino”.
Intanto è grande la soddisfazione da parte delle istituzioni viterbesi: il nuovo aeroporto, oltre ad alleggerire Ciampino oppresso da un’attività che ha raggiunto i 4 milioni di passeggeri, rappresenterà un grande sviluppo per il territorio.
Per i collegamenti con la capitale si punterà molto sul trasporto su ferro. "Comincia da ora il lavoro per determinare tempi, modi e costi delle infrastrutture necessarie – ha sottolineato il ministro dei Trasporti, Bianchi – a garantire al massimo l’accessibilità su ferro". A tal proposito Bianchi ha ricordato i programmi Cipe che prevedono già finanziamenti per il potenziamento della Civitavecchia-Orte. Un polo importante, che vedrà il coinvolgimento delle Fs e che punterà in particolare allo sviluppo dei collegamento con il porto di Civitavecchia.

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