Grande successo di partecipazione per il primo seminario 2021 della ‘Skal Academy’ di Roma sul tema ‘TURISMO, come ripartire: aspetti psicologici e sociali’.
Tito Livio Mongelli, vicepresidente di Skal Roma e responsabile della Academy, introducendo i lavori e dirigendo il seminario ha sottolineato come “bisogna smetterla di pensare che tutto tornerà come prima, perché noi non saremo più gli stessi, saremo cambiati e saranno cambiate le nostre certezze, le nostre priorità e forse anche il nostro modo di lavorare”.
Filippo Zagarella, psicologo e psicoterapeuta, ha focalizzato come “davanti al pericolo proviamo automaticamente sofferenza, paura e rabbia. Non potendo scaricare la nostra rabbia contro un nemico concreto dobbiamo trovare altre valvole di sfogo: negare il pericolo o vedere come nemico qualcosa d’altro o reprimere le nostre emozioni o ancora esasperare le regole per combattere questo nemico invisibile”. Zagarella suggerisce di adottare il modello delle 4C: conoscere, essere consapevoli, addestrarci nei nuovi ruoli e accettare il cambiamento.
Matteo Colleoni, docente di UniBicocca, nel suo intervento sulle conseguenze della pandemia sulla domanda di mobilità generale e turistica e sui cambiamenti in atto ha evidenziato come “Il turismo è un complesso “settore eco-sistemico che comprende più attori. Nel mondo, nelle ultime due decadi, il flusso degli arrivi internazionali è più che raddoppiato e si tratta di un flusso che in grande misura scorre su strada (72% in Europa e 59% in Italia), nonostante il valore importante dei viaggi aerei per il turismo business e le vacanze lunghe. Le conseguenze della pandemia in alcune regioni Europee – continua Matteo Colleoni – l’elevata dipendenza delle economie locali dal settore turistico le ha rese molto vulnerabili a shock come quelli sanitari, in Italia parliamo di Valle D’Aosta, Trentino e Alto Adige, Liguria, Sardegna, Toscana, Umbria e Marche. Secondo il World Travel & Tourism Council l’impatto globale della crisi pandemica sul turismo è 5 volte peggiore rispetto a quello avuto con la crisi finanziaria globale del 2008. La Commissione Europea stima un rischio di perdita di 6 milioni di posti di lavoro (con forte incidenza su stagionali, giovani, donne e stranieri, soggetti già lavorativamente deboli). I flussi della mobilità turistica sono fortemente associati ai flussi pandemici: il turismo è nel contempo causa (in termini di diffusione) e conseguenza (in termini peggiorativi) della diffusione del virus. Secondo diversi risultati di indagine sulle scelte di mobilità turistica, la riduzione del rischio è diventato il primo fattore nella scelta del mezzo di trasporto.
Link per le slides dei Relatori: http://www.skalroma.org/event/come-ripartire-aspetti-psicologici-e-sociali/