Foro Romano, disagi per Music of Mercy. La polemica delle guide turistiche

L’Agtar – associazione delle guide turistiche abilitate di Roma, punta il dito contro il palco che si sta preparando nell’area centrale del Foro Romano per Music of Mercy, concerto organizzato per il Giubileo in programma oggi, martedì 26 luglio a Roma con Bocelli e artisti di tutto il mondo.

“Il Foro romano viene violentato da strutture che nulla hanno a che fare con la sua storia”, denuncia la presidente Isabella Ruggero – Il ministero sul suo sito online assicurava che sarebbe stato allestito un palco sostenibile progettato per offrire tutte le garanzie di tutela e di fruizione dei monumenti dell’area archeologica che rimarrà aperta ai visitatori nei giorni del concerto, del montaggio e dello smontaggio del palco e della platea. Noi guide, però, che al Foro Romano ci stiamo quotidianamente – aggiunge – possiamo testimoniare che il montaggio già ha creato disagi da due giorni e che da sabato 23 luglio tutta l’area centrale del Foro Romano, dal tratto della via Sacra antistante la Basilica Emilia fino alla Curia e all’arco di Settimio Severo era chiusa.

Chiudere il Foro qualche ora prima e rendere inagibile una larga parte del Foro per alcuni giorni sono un pessimo esempio del concetto di monumenti che è ormai proprio di questo ministero di beni culturali e di questa Soprintendenza. Mesi fa – commenta – Renzi fece una guerra ai custodi per la chiusura di qualche ora dell’area archeologica a causa di una assemblea regolarmente indetta. E fece dichiarare i beni culturali ‘servizio pubblico essenziale’. Eppure lo scorso 1 luglio il Colosseo è stato chiuso in anticipo e varie aree sono state inaccessibili per un giorno, per permettere un festino con tanto di tavoli dorati, a piacere di alcuni politici e vip. Ora, a neanche un mese di distanza, il Foro Romano viene ‘violentato’ da strutture che nulla hanno a che fare con la sua storia, per la pubblicità di qualche potente organizzazione. Perché tanta vendetta contro i lavoratori e ora queste chiusure per eventi di pochi?”, conclude Ruggero.

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