Con il MiBACT un volo mozzafiato per promuovere ‘Fumetti nei Musei’ a Tivoli

Un volo mozzafiato nel giardino all’italiana di Villa d’Este a Tivoli che si trasforma in un inseguimento aereo, proprio come dentro a un videogame dove però il punto di vista è del tutto speciale, quello degli occhi di due civette, simboli della collana editoriale ‚Fumetti nei Musei‘.
Una corsa-rincorsa realizzata attraverso il volo di due droni: la discesa in picchiata sulle peschiere e tra gli zampilli della fontana dell’Organo idraulico, il volo radente alle cento fontane e infine la virata in direzione del Santuario di Ercole Vincitore, uno dei maggiori complessi sacri dell’architettura romana di epoca repubblicana. E qui, in volo tra gli spazi dell’archeologia industriale le cui capriate in ferro sono attribuite a Gustave Eiffel, il volo prosegue nei meandri di una delle prime centrali idroelettriche italiane per poi fare ingresso negli spazi in cui, fino al 10 gennaio 2021, si potrà visitare la mostra ‚Fumetti nei Musei‘.

Nelle sale espositive il ritmo cambia e il volo offre agli spettatori un assaggio del percorso tra le tavole, gli schizzi e i bozzetti dei 51 fumetti ambientati nei principali musei dello Stato italiano e custoditi nel neonato Fondo Fumetti dell’Istituto Centrale per la Grafica di Roma. Un nuovo modo di concepire il virtual tour che, alla fine del percorso, vede le due protagoniste del video innamorarsi e volare via sorvolando ancora la valle che circonda il Santuario.
Con questo video, ideato dal Mibact, i ‚Fumetti nei Musei‘ compiono un ulteriore passo avanti: dopo le prime due edizioni della collana e dopo la recente partecipazione alla XX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, il progetto punta ora a esplorare nuovi linguaggi come quello dei videogame. E non è un caso che questo progetto sia realizzato in collaborazione con Villae, uno degli istituti autonomi della riforma museale del ministro Dario Franceschi che, con la gestione affidata ad Andrea Bruciati, ha rinnovato fortemente la propria offerta culturale anche guardando all’arte contemporanea.

 

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