Si conclude l’edizione 2020 del WTE: prossimo appuntamento in Veneto

Sabato 26 settembre si è chiusa l’11^ edizione del WTE for Unesco Cities and Sites, la seconda che ha avuto luogo a Roma. Dal prossimo anno, il salone si sposta di nuovo in Veneto, dove si svolgerà dal 23 al 25 settembre 2021.

Il WTE si conferma occasione di valorizzazione dei siti Unesco e di visibilità per le moltissime iniziative che gli stessi siti Unesco stanno realizzando per promuoversi in maniera originale e innovativa, anche utilizzando le più moderne tecnologie, con l’obiettivo ulteriore di fare fronte alla grave crisi del settore causato dalla pandemia mondiale.

All’interno del calendario di approfondimenti dell’evento, si è parlato di come le tecnologie possono essere applicate ai luoghi della cultura per valorizzarli e promuoverli, con l’esempio dei vari progetti realizzati nel Lazio, da Accumuli e Amatrice a Ostia antica, dai Monti Lepini ai percorsi tematici legati all’acqua nell’antichità romana. Altra esperienza interessante quella del Museo diffuso dei 5 sensi di Sciacca, che offre un’opportunità diversa di conoscere il territorio attraverso un’esperienza sensoriale completa. Per non parlare della Città Metropolitana di Napoli, che per la 5^ edizione consecutiva ha scelto il WTE per presentare la sua proposta, più ricca di sempre. Oltre alle 2 direttrici sulle quali la Città stessa si è mossa in quest’ultimo periodo, ovvero la redazione di un Manifesto per un Turismo sostenibile ai tempi del Covid-19 dal titolo ‘La Cultura come Cura’ e allo sviluppo di gruppi di percorsi articolati sulla base dei 4 elementi – acqua, terra, aria e fuoco – al World Tourism Event for UNESCO Sites la delegazione napoletana ha presentato anche il Piano Strategico Metropolitano per la Cultura come Sviluppo, un programma che prevede lo stanziamento di 1 miliardo di euro nel triennio per cambiare il volto dell’intera area.

Anche la Fiavet ha scelto il WTE per la propria assemblea nazionale ufficiale proprio per dare un segnale di particolare attenzione a questo segmento turistico, nella convinzione che partendo da questo patrimonio si possa innovare nel momento più difficile che il turismo abbia mai avuto.

Il WTE è stato occasione di presentazione anche dell’esperienza del Comune di Assisi, che si appresta a festeggiare il ventesimo compleanno dell’iscrizione a Patrimonio mondiale dell’Umanità, con un ricco calendario di eventi – seminari, concerti, iniziative per le scuole, percorsi guidati ai 13 siti Unesco della città- dalla fine di novembre fino al 6 dicembre, ricorrenza esatta dell’iscrizione e giorno della festa grande in piazza, nel rispetto delle norme Covid.

Anche la Regione Veneto ha presentato al WTE il gran lavoro fatto e in corso per dare sempre maggiore incisività al supporto, alla tutela e conservazione, nonché alla promozione e fruizione dei Siti Unesco della regione, per cui ha realizzato di recente un Tavolo di lavoro e un Coordinamento interno per i temi Unesco. Il primo, in particolare, rappresenta un momento di incontro, confronto e scambio tra tutti i soggetti coinvolti nella gestione dei beni iscritti alla Lista del Patrimonio Mondiale nel Veneto; il secondo è, invece, un organismo composto da diverse strutture dell’Ente, con competenze specifiche nei diversi ambiti toccati dalla gestione dei Siti della lista Unesco, come la promozione e la valorizzazione dei beni culturali, la pianificazione territoriale e urbanistica, le infrastrutture e i trasporti, i lavori pubblici, il governo dei flussi turistici, la gestione del comparto agroalimentare, il rapporto con gli Enti locali del territorio, le strategie di comunicazione, le attività formative, le relazioni internazionali.

E proprio il Veneto, con i suoi otto siti patrimonio dell’Umanità, ospiterà l’edizione 2021 -la dodicesima, complessivamente- del World Tourism Event for Unesco Cities and Sites. L’appuntamento sarà ancora a settembre, da giovedì 23 a sabato 25. La città che ospiterà il salone è ancora al vaglio della Regione.

“Il salone ritorna in Veneto dopo cinque anni – ha spiegato Marco Citerbo, direttore WTE- visto che prima di arrivare a Roma è stato ospitato, per tre edizioni a Padova, dal 2014 al 2016. Ringraziamo la Regione Lazio per aver creduto nell’evento, soprattutto quest’anno, dandoci la possibilità di realizzare un evento a tempo di record e di farlo in presenza malgrado le difficoltà. È stata una scommessa vinta, di cui dobbiamo dare buona parte del merito alla determinazione della Regione. D’altro canto, siamo molto contenti di tornare in Veneto – ha concluso Citerbo- nella consapevolezza della grande attenzione che le istituzioni e gli operatori di questo territorio hanno per il patrimonio Unesco. Siamo già pronti a rimetterci a lavoro per il prossimo anno. Il prossimo anno – ha spiegato ancora Marco Citerbo – auspico di poter tornare a organizzare il worksop in presenza, ma l’esperimento della borsa online è, senza dubbio, riuscito con soddisfazione di tutti. Riteniamo, quindi che essa possa rappresentare un’opportunità in più da utilizzare anche in futuro”.

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