Turisti fantasma e abusivismo preoccupano il turismo romano

“Ogni giorno a Roma dorme un esercito fantasma di ben 35 mila turisti che non sono censiti in strutture ufficiali. E questo è gravissimo. La tassa di soggiorno frutta ben 120 milioni di soggiorno di cui nulla viene reinvestito per i turisti. La Capitale è in cima alle preferenze di tutto il mondo, ma poi non è prima come numero di presenze. Basta pensare che a Londra ci sono 90 milioni di turisti l’anno e a Roma solo 38…”. A fare il punto sul turismo partendo da quello che succede nella principale città italiana è il vicepresidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli intervenendo al convegno “Il turismo tra crisi e opportunità”, organizzato alla Camera dei Deputati dai giovani di Forza Italia, a cui ha partecipato anche il senatore Bernabò Bocca, che è anche presidente dell’associazione degli albergatori.

Secondo Bocca è sempre più grave il problema dell’abusivismo: “Ogni giorno al Comune di Roma circa 20-30 bed and breakfast ufficiali restituiscono la licenza perché fanno molti più soldi facendo le locazioni turistiche brevi. E’ assurdo: invece che far emergere il sommerso, stiamo sommergendo l’ufficiale. Il sommerso è stato regolamentato in tutti i paesi del mondo. In Italia si fa finta di non vederlo. Non si può massacrare l’onesto e far finta di non vedere i disonesti”.

Roscioli calca la mano anche sulla sharing economy che definisce “shadow economy”: “A Roma ci sono 24 mila inserzionisti su Airbnb e il Comune ha ricevuto la richiesta solo per 8800. E sono i cittadini che si fanno carico di tutte le spese di questi turisti non dichiarati, dall’immondizia al resto. Non vogliamo con questo eliminare l’extralberghiero, ma chiediamo le stesse regole all’interno dello stesso mercato”.

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