Ancora polemiche sulla Nuvola di Fuksas, nuovo centro congressi della Capitale. A far alzare il poverone però è proprio l'architetto Massimiliano Fuksas. “Pronta per il 2015? Non ne so nulla – risponde – Non c'è un cronoprogramma dell'impresa. Così come stiamo oggi non credo”, è quanto ha detto Fukas a margine di un convegno di Finmeccanica al Centro studi Americani. Per Fukas “i ritardi non sono dovuti a una questione di soldi. La nuvola costava 276 milioni sette anni fa. E 276 milioni costa ancora oggi; non è mai aumentata di costi. Il problema è quello tutto italiano della pubblica amministrazione e della burocrazia, e una complessità di gestione dell'impresa”.
“L'amministrazione comunale è determinata a prendere ogni atto necessario per il completamento dell' edificio – rassicura Giovanni Caudo, assessore all'Urbanistica di Roma Capitale – Solo qualche settimana fa abbiamo approvato in giunta una delibera per il rilascio dei permessi a costruire, per riavviare il cantiere e completare l'opera potendo godere del nuovo finanziamento concesso dalla Stato. E' bene comunque sottolineare che stiamo parlando di un'opera completata all'80%”.
La speranza è che la Nuvola possa seguire al più presto l'esempio positivo dell'Auditorium di Renzo Piano, che, nonostante una gestazione lunga e tribolata, ha compiuto già i 10 anni di vita ed è diventata una nuova centralità urbana.