Roma, operatori bus turistici in agitazione per divieto di ingresso al centro storico

Rivolta del settore del turismo romano per “la preannunciata delibera della giunta Raggi che, secondo quanto filtrato, chiuderà totalmente il centro storico ai bus turistici e innalzerà a livelli difficilmente affrontabili le tariffe per la zona semicentrale della capitale”.
“Questa decisione a 5 stelle, della Giunta Raggi genererà un danno irreparabile a tutti, nessuno escluso, nel settore del turismo ed alla economia locale di Roma oltre che un danno irreversibile alle aziende di pullman che saranno costrette a licenziare 4.000 lavoratori nell’immediato”, ha denunciato Alessio Campoli della Mma-Autoservizi.
Intanto, a Roma si è svolta un’assemblea del settore con circa 300 imprese turistiche per indire uno stato di agitazione sostenuta dalla quasi totalità delle rappresentanze di tutto il settore turismo.
“I bus turistici – ha spiegato Campoli – svolgono un ruolo chiave per l’economia della città e per il turismo in genere, sono il veicolo principale per l’accesso del turismo e quindi denaro nelle casse degli esercenti, salari per i lavoratori e gettito per lo Stato. Questa stangata avrà un impatto negativo anche sull’indotto, rappresentato dalle navi da crociera, dagli alberghi, dai ristoratori, dai tour operator e dagli esercenti. I trasportati nel 2016 dai bus turistici si aggirano intorno ai 47 milioni di turisti. Ogni anno la Roma servizi per la mobilità incassa 11 milioni di euro di permessi ZTL bus nell’area 1 e 2. “Dovevano servire per costruire infrastrutture per i bus turistici. Non abbiamo visto nulla, zero. Ora la risposta della Raggi è chiudere Roma ai bus turistici e far fallire le aziende sane? Sarebbe una follia”, ha concluso Campoli.

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