Colaninno: treno da Roma a Fiumicino è da terzo mondo

La replica di Moretti: pesano i vincoli di gestione

"Abbiamo un collegamento ferroviario Fiumicino-Roma da Terzo Mondo, e che costa anche molto". Il presidente di Alitalia Roberto Colaninno, ospite agli Stati generali della capitale, critica aspramente il servizio che collega l'aeroporto alla stazione Termini. "Fra due-tre anni – gli fa eco dal palco l'amministratore delegato Rocco Sabelli – non si potrà più arrivare a Roma. Il treno veloce è la strada per connettere gli aeroporti – continua Sabelli – perché le strade non concedono un servizio efficiente. Ma il servizio oggi è scadente. Non discutiamo neppure sul prezzo, che ci sembra ben pagato. Misuro le parole perché rispetto il lavoro di tutti e Moretti lo sa".
L'intervento strappa applausi alla platea e l'amministratore delegato di Fs risponde a stretto giro. Il gruppo Fs gestisce il servizio di treni veloci anche meglio di altre aziende europee e può fare la stessa cosa su Fiumicino, dice in sostanza Moretti. "Il rapporto tra Fiumicino e Roma Termini è dentro un contratto di servizio con la Regione Lazio – spiega – noi non prendiamo un euro per il servizio perché gli introiti vengono riutilizzati per garantire i viaggi a un euro sull'anello di Roma". 
"O quel servizio si separa e si lascia una gestione autonoma – conclude Moretti – o le critiche devono essere gestite in modo diverso".
Del resto, il collegamento è fondamentale soprattutto in vista dell'ampliamento di Fiumicino, il cosiddetto 'Fiumicino 2' che diventa indispensabile per la crescita del traffico sull'aeroporto romano. E non usa mezzi termini il sindaco di Roma, Gianni Alemanno: "Quella di Fiumicino 2 è la madre di tutte le battaglie: senza questa non andiamo da nessuna parte". Per questo, ha assicurato, "subito dopo gli Stati Generali comincia l'offensiva. Tutti i ministeri interessati devono sbloccare le risorse perché Fiumicino 2 possiamo e vogliamo averlo".

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