Nei prossimi giorni sul traghetto Moby Otta, dal quale precipitarono in mare con la loro auto due turisti tedeschi, verrà eseguita una simulazione reale, con le eliche inserite. La prova in mare, con ogni probabilità nelle acque antistanti il molo dell'incidente, è stata disposta dal sostituto procuratore Biagio Mazzeo, per ricostruire la dinamica dell'incidente. La simulazione non era mai stata fatta in questi giorni, se non con le eliche ferme.
E' uno degli ultimi accertamenti che il pm vuole effettuare, prima di sentire il comandante della nave, Giuseppe Vicidomini, 41 anni, unico indagato con l'accusa di duplice omicidio colposo e pericolo di naufragio. L'ufficiale potrebbe essere ascoltato la prossima settimana, quando il quadro indiziario sarà completo. Dalle indagini, era emerso che Vincidonni era l'unico in plancia al momento della disgrazia. Non avrebbe dato l'ordine di fermo macchine e poi, accidentalmente, avrebbe azionato una delle due leve del quadro comandi che hanno fatto avanzare il traghetto. Che il comandante fosse l'unico in plancia era emerso dalle prime testimonianze raccolte dagli inquirenti. La circostanza è stata confermata anche dall'esame della "scatola nera" del Moby Otta. Il pilota, infatti, aveva già lasciato il suo posto e si trovava in ascensore quando l'auto con i due turisti è finita in mare.