30mila imbarcazioni nel periodo estivo e 100mila sub in un anno. Sono questi dati record registrati all'interno delle Aree Marine Protette della Liguria. Indicatori di una risorsa turistica ancora sottovalutata e che può rappresentare un volano per l'conomia regionale. Dell'argomento se ne è discusso all'Acquario di Genova, nell'ambito della presentazione dei primi risultati della ‘Rete dei Parchi Marini in Liguria', network italiano del quale fanno parte tutte le aree protette liguri. Di rilievo gli interventi di Renata Briano, assessore all'ambiente della Regione Liguria; e di Angelo Berlangieri, assessore al Turismo.
"La Rete costituisce un primo passo per avere un'offerta turistica più strutturata e competitiva a livello internazionale – sottolinea Berlangieri – da tempo stiamo cercando di far concepire la vacanza come un'opportunità per conoscere maggiormente la cultura del mare e tutte le attività ad esso legate, quali: subacquea, snorkeling, vela ecc. La Rete da forza alla Regione Liguria non soltanto dal punto di vista naturalistico ma anche dal punto di vista del turismo, perché permette di diversificare l'offerta legata al mare". Ad 1 anno dall'istituzione della Rete molti sono stati i risultati ottenuti: il monitoraggio della nautica da diporto ha permesso di censire più di 30.000 unità che nel periodo estivo hanno sostato nella Rete dei PML; per la subacquea sono stati valutati un numero superiore ai 100.000 tuffi/anno.