“Per il tema dei grandi flussi delle Cinque Terre dobbiamo preparare offerte turistiche alternative. Ci sono luoghi bellissimi, penso ai castelli che ci sono qui. Il problema è che non sono in rete. Così come le fortezze militari presenti sul territorio che vanno messe in rete. Non ci si può solo fermare al turismo delle Cinque Terre, ma dare più offerta per risolvere il problema del sovraffollamento che va a sconvolgere l’equilibrio dell’ecosistema. È urgente fare una cabina di regia presso il mio ministero con i referenti del turismo qui alla Spezia per capire come possiamo aiutare questo territorio non a subire il turismo ma a organizzarlo meglio”. Lo ha detto il Ministro del turismo Daniela Santanchè partecipando all’iniziativa ‘Prima conferenza programmatica sul turismo alla Spezia’.
“Ricordiamoci sempre, però, che quando parliamo di turismo dobbiamo adottare una visione industriale capace di andare oltre ai campanilismi, ai personalismi e ai colori politici: quando si parla di turismo si parla di Italia e quindi bisogna indossare soltanto la casacca della Nazione”, ha aggiunto il ministro.
“Stiamo parlando di un gioiello – ha aggiunto Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – abbiamo investito oltre 20 milioni di euro per riaprirla di cui per la maggior parte fondi regionali, un cantiere complesso. Sarà un percorso il cui accesso andrà gestito con l’attenzione che merita, con flussi controllati, con una illustrazione quasi fosse un museo della natura. Su questo lavoriamo con sindaco di Riomaggiore e il Parco Nazionale delle Cinque Terre per mettere in campo tutti gli strumenti”.