Liguria, Soprintendenza ottiene riduzione di tre red carpet

Tre tappeti rossi dei 27 stesi dalla Regione Liguria nell’ambito della campagna di marketing territoriale dei ‘red carpet’ saranno ‘accorciati’ su richiesta della Soprintendenza dei Beni culturali della Liguria perché finiscono a ridosso di monumenti di pregio architettonico e storico.

É l’intesa raggiunta tra il presidente della Regione Giovanni Toti e il soprintendente della Liguria Vincenzo Tinè, che ha criticato le modalità con cui è stata portata avanti l’iniziativa e l’uso di chiodi per fissare i tappeti in luoghi di pregio.
I red carpet ‘accorciati’ sono quelli di Cervo, di Porto Venere, fino alla spianata antistante la chiesa di San Pietro, di Dolceacqua, fino all’inizio della salita che porta al castello, visto che per ragioni burocratiche “i tappeti rossi non possono interagire con un monumento storico senza un permesso, non solo paesaggistico”.

“C’è stata un corto circuito riguardo alle autorizzazioni paesaggistiche dei red carpet: erano i Comuni a doverle chiedere e non la Regione, promotrice dell’evento”, conferma Tiné.
“Adesso partirà una nota ai comuni aderenti all’iniziativa, con tutte le raccomandazioni per evitare il degrado e i danni – aggiunge – Alcuni tratti, vicini a monumenti, dovranno essere rimossi o subire modifiche nel percorso. È il caso di Porto Venere, Dolceacqua e Cervo dove abbiamo già la disponibilità dei sindaci a collaborare”.

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