Palazzo Ducale presenta le iniziative per la stagione 2014-2015

Mostre, festival, incontri, laboratori didattici, presentazione di libri, seminari. È quanto prevede il programma 2014-2015  presentato da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, uno dei principali centri di produzione culturale della regione. Presenti, oltre al presidente della Fondazione Luca Borzani, il sindaco Marco Doria, l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla, e l’assessore al turismo della Regione Liguria, Angelo Berlangieri.
Palazzo Ducale in questi anni ha offerto cultura per un numero crescente di cittadini (500mila presenze lo scorso anno) e promette di consolidare i successi degli anni passati.
Un programma veramente ricco: 540 sono gli eventi previsti la maggior parte dei quali gratuiti.
È stato Luca Borzani a fare gli onori di casa “ricordando come la stagione di Palazzo Ducale sia già iniziata a gonfie vele. La mostra ‘Frida Kahlo e Diego Rivera’ – ha detto – ha fatto registrare 8mila presenze nella prima settimana di apertura e, qualche giorno fa, c’è stato il X Congresso Mondiale della Mediazione”.
“Sottolineerei quanto questo programma si confermi vario e ricco, anche nei suoi collegamenti con i centri culturali della città. Quello che ci ispira – ha sottolineato Carla Sibilla – è un’energia positiva, pur consapevoli che stiamo vivendo tempi complessi. E’ questa energia che ci permette di attrarre sempre più turisti e posizionarci come una città viva in cui c’è circolazione di idee”. 
A ottobre prendono il via i grandi cicli nei quali verranno affrontati temi della cultura contemporanea e del vivere civile. In ‘Le meraviglie filosofiche’ grandi studiosi e autori raccontano e interpretano alcuni grandi classici della filosofia. A gennaio partono ‘Le rappresentazioni del sacro’, 5^ edizione del ciclo dedicato alle religioni, e ‘Ragion pubblica’, rassegna a cura di Remo Bodei e Nicla Vassallo sulle premesse storiche e teoriche della crisi della politica.
“Insomma ce n’è veramente per tutti i gusti in un programma che -ha sottolineato Luca – coinvolge moltissime associazioni, tante intelligenze e tanti soggetti in città. E il traboccante Salone del Maggior Consiglio era la plastica prova visiva delle energie che la Fondazione per la Cultura ha saputo, nei suoi primi cinque anni di vita, suscitare e mettere in rete”.

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