Parco Cinque Terre risponde alla Cnn e lavora su flussi sentieri e prenotazioni

“Era prevedibile, lo stiamo dicendo da anni: di troppo turismo si può morire”. Ad affermarlo Vincenzo Resasco, presidente facente funzioni del Parco Nazionale delle Cinque Terre, a proposito della classifica della Cnn sulle 12 mete turistiche da evitare nel 2018 perché troppo affollate e che vede incluse le Cinque Terre.

“Il problema, semmai, è che dopo questo annuncio non aumenti il turismo mordi e fuggi, di passaggio. Proprio quello di cui non abbiamo bisogno, che spinge a spopolare i paesi. Stiamo lavorando per incentivare il visitatore a soggiorni di più giorni, un turismo consapevole e attento – dice Resasco – Stiamo lavorando già da un anno sulla gestione dei flussi sui sentieri. Dobbiamo lavorare sulle prenotazioni, limitando il numero dei gruppi e puntando sulla qualità”, aggiunge.
Per questo il Parco ha chiesto al Ministero dell’Ambiente, insieme al Mibact, di fare da regia per risolvere la questione.
“Occorre iniziare a ragionare come comprensorio ampio a livello provinciale, e non più spezzettati – spiega Eugenio Bordoni del TO Arbaspaa – mettendo a sistema sentieri, produzioni, servizi di qualità”.

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