Un impianto di risalita a monorotaia fino ai forti Cavour e Semaforo, un anfiteatro per manifestazioni culturali in una cava di portoro abbandonata, l’aumento dei posti letto con la creazione di hotel negli ex 54 immobili per 15 mila metri quadrati della Marina Militare e la rivitalizzazione della viticoltura. Sono ialcuni degli elementi inclusi nel masterplan definitivo per la riqualificazione dell’isola Palmaria presentato a Genova. L’obiettivo è lo sviluppo sostenibile dell’isola a fini turistici dopo la secolare presenza della Marina Militare attraverso l’utilizzo museale, ricettivo e scientifico delle strutture esistenti.
“Un grande piano di valorizzazione per il futuro turistico della Palmaria – commenta Giovanni Toti, presidente della Regione – finalmente possiamo dire che sappiamo che cosa faremo dell’isola dando certezza agli investitori privati e alle istituzioni, in una provincia della Spezia che cresce a ritmo di oltre il 10% l’anno”.
I primi bandi per la riqualificazione potrebbero partire nel 2020. “Diventerà un’area di sviluppo strategico della nostra Regione – interviene Marco Scajola, assessore regionale all’Urbanistica – grazie a un progetto condiviso con la cittadinanza che rilancerà la Palmaria, non potevamo più lasciarla abbandonata a se stessa”. “È un giorno storico, 54 immobili per 15 mila mq saranno valorizzati in chiave turistica, senza speculazioni immobiliari”, sottolinea Matteo Cozzani, sindaco di Porto Venere.
Il piano prevede di recuperare una serie di immobili che la Marina Militare trasferirà al Comune di Porto Venere: forte Cavour, che si trova sulla vetta dell’isola, le batterie fortificate Umberto I, Schenello, Semaforo, Cala Fornace, nonché altri immobili minori.