Assalto delle spiagge in Liguria, a Laigueglia scattano controlli e divieti

“Le spiagge devono essere libere, ma non anarchiche”. Con queste parole Franco Maglione, sindaco di Laigueglia, sintetizza lo spirito con cui tanti Comuni balneari della Liguria si sono mossi per il decoro e la sicurezza attraverso ordinanze che tentano di gestire i problemi delle invasioni di turisti low cost. Giro di vite contro accampamenti e “furbetti” delle occupazioni irregolari con ombrelloni e asciugamani: interventi ad Alassio, Bordighera, Sestri Levante, Genova Voltri.

Sul fronte dei pullman, controlli intensificati ai caselli autostradali, come accade ad Albissola e Sestri Levante; Rapallo da tempo ha già attivato una ordinanza che consente un solo passaggio andata e ritorno, S. Margherita Ligure progetta il numero chiuso, mentre nella Riviera spezzina si punta sulle tecnologie informatiche per gestire i flussi.
“Siamo riusciti ad avere i primi risultati grazie all’ordinanza basata sul decreto Minniti per la sicurezza urbana con la chiusura dei cancelli di notte, dalle 8 di sera alle 8 di mattina, che ha risolto il problema dei bivacchi notturni – spiega il sindaco – L’ipotesi di mettere un numero massimo in spiaggia è una soluzione temporaneamente parcheggiata perché la Regione e la Prefettura non credono a questa soluzione. Già da due domeniche non ci sono bivacchi notturni ed è un grande risultato, si sono ridotti i pullman e la gente ha cominciato a capire che si deve distribuire su più realtà”.
Intanto la Regione dice no alle al numero chiuso nelle spiagge libere, ma sostiene i Comuni nella battaglia per il decoro e la sicurezza. “Sono contrario alle invasioni, ma si evitano controllando i pullman e mettendo delle ordinanze come hanno fatto i sindaci che danno regole ben precise su come ci si debba comportare in spiaggia – commenta Marco Scajola, assessore regionale al Demanio della Liguria – Come Regione Liguria abbiamo raddoppiato i fondi ai Comuni per pagare la sicurezza e la pulizia delle spiagge, ma il numero chiuso è un’ipotesi non percorribile perché le spiagge libere sono di libero accesso”.

editore:

This website uses cookies.