Cinque Terre Express, aumento tariffe preoccupa Parco e sindaci ma Toti non ci sta

“Aumentare eccessivamente le tariffe per l’intera stagione del Cinque Terre Express non colpirebbe tanto il turismo mordi e fuggi quanto quello che sceglie le Cinque Terre come destinazione”. Lo ha detto Donatella Bianchi, presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre, commentando la bozza di accordo che Regione Liguria e Trenitalia hanno trovato in merito agli aumenti delle tariffe del trasporto ferroviario nella Riviera Spezzina. In particolare, secondo uno schema già recapitato ai sindaci, un biglietto giornaliero arriverebbe a costare 24 euro, rispetto ai 12 attuali, e una Carta Parco fino a 32 euro, contro i 18 di oggi, nei sabati e domeniche tra il 16 marzo e il 3 novembre. Anche i feriali di giugno e settembre subirebbero aumenti di circa il 50%.

L’accordo Regione-Trenitalia comprende anche un contributo di 500mila euro a favore di ogni Comune sottoscrittore. Alla riunione della giunta presenti i sindaci Fabrizia Pecunia (Riomaggiore), Francesco Villa (Vernazza) ed Emanuele Moggia (Monterosso) che è anche vicepresidente del Parco.

“Attorno alla carta – ha detto Bianchi – si è sviluppato negli anni un sistema di mobilità efficiente, dinamico e sostenibile perché basato sul trasporto pubblico integrato, in un territorio dalla difficile conformazione, che ha saputo evolversi e rispondere alle diverse necessità emergenti. Ad oggi il 40% dei visitatori accede al nostro territorio acquistando una card multiservizio del Parco: per questo continua a rappresentare un valido strumento per pianificare al meglio un efficace sistema di distribuzione dei flussi”. La giunta del Parco ha richiesto un incontro urgente con Regione Liguria.

“Non riusciamo a capire come la rimodulazione delle tariffe per le Cinque Terre, con prezzi maggiori nei periodi di punta e maggior afflusso turistico, possa agevolare il mordi e fuggi e penalizzare chi sceglie le Cinque Terre come destinazione. Detto che la distinzione tra
tipologie di turisti appare più ideologica che tecnica, ribadiamo quanto già specificato: tutte le offerte turistiche nel mondo segmentano le proprie tariffe rendendo meno convenienti economicamente nell’alta stagione e massimo afflusso, e, al contrario, rendendo relativamente più conveniente i periodi di bassa stagione o infrasettimanali”, hanno commentato il governatore Giovanni Toti e l’assessore al Turismo
Augusto Sartori.

“Questo consente di distribuire in modo migliore la clientela durante tutti i giorni della settimana e tutti i mesi dell’anno – ha sottolineato Toti – Questo tipo di tariffe, adottate ovunque nelle offerte turistiche, dalle linee aeree, agli hotel, dalle crociere agli impianti di risalita montani, non solo produrrà effetti positivi sui residenti della Liguria e delle Cinque Terre, con particolare scontistica, ma aiuterà anche a
calmierare gli effetti più nocivi dell’overtourism di cui negli anni passati tutti si sono lamentati senza individuare soluzioni. Quanto al  presunto danno alle attività economiche – prosegue la nota – è difficile immaginarlo in un luogo che soffre di un sovraffollamento che non consente di erogare servizi di qualità, come spesso denunciato da sindaci, Parco e operatori economici. Le nuove tariffe non ridurranno le presenze totali se non in misura minima, ma le spalmeranno su un maggior numero di giorni e di mesi, così da poter garantire confort e sicurezza. Quanto agli investimenti oltre alla ‘Carta Parco’, che resterà in vigore agevolata dalla forma attuale di vendita del biglietto, aumenteranno grazie agli specifici contributi previsti da Regione a favore dei Comuni del comprensorio. Non appaiono chiare le preoccupazioni, se non basate su presupposti ideologici e politici – conclude la nota – contrari all’utilizzo della tariffazione come elemento di selezione e segmentazione della domanda”.

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