“La Liguria è la prima destinazione per il turismo marittimo in Italia”. È quanto ha affermato Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, società specializzata in analisi e ricerca nell’industria turistica in occasione del convegno ‘Turismo, crociere, autostrade del mare e ambiente’, svoltosi a Genova nell’ambito del ciclo di conferenze Blue Economy Summit.
Di Cesare ha parlato di ‘maritime tourism’ e che comprende le crociere, il traffico passeggeri dei traghetti e la nautica da diporto.
“Nel 2017 – ha detto – in Liguria sono transitati 2,3 milioni di crocieristi per 830 toccate nave, mentre i passeggeri movimentati dai traghetti a Genova e Savona sono stati rispettivamente 2 milioni e 366.000. A questo va aggiunto l’impatto generato dall’attività degli yacht: lo scorso anno il 25% di tutti gli accosti effettuati in Italia sono avvenuti in Liguria, dove sono disponibili 1.375 posti barca per unità al di sopra dei 24 m.
Le ricadute economiche che il ‘maritime tourism’ genera sul territorio sono molto rilevanti, coinvolgendo non solo i lavoratori del porto, ma moltissimi altri settori produttivi, sulla costa e anche nell’entroterra. All’interno dell’Ue sono attive 6 milioni di imbarcazioni da diporto e sono disponibili 1,8 milioni di posti barca, avvengono mediamente ogni anno imbarchi e sbarchi di 382 passeggeri dei traghetti e sono europei 6,8 milioni di crocieristi sul totale mondiale di questa categoria di turisti”, ha concluso.