Non sarà un’estate facile quella delle imprese dell'artigianato ligure che fanno del turismo una voce importante della propria attività. Secondo i dati di Confartigianato Liguria gli artigiani del settore agroalimentare, dell'intrattenimento, albergatori, ristoratori, ma anche alcuni comparti del manifatturiero e dei servizi risentono della diminuzione e della riduzione della capacità di spesa dei vacanzieri. Si tratta di oltre 6.600 aziende solo in Liguria, che tra il 2012 e il 2013 hanno subito un calo del loro numero dello 0,7% con percentuali di chiusure superiori alla media nazionale del -0,4%. A livello provinciale ad aver patito il numero maggiore di perdite sono le province di Genova e Imperia, entrambe con -0,9% di attività artigiane legate al settore turistico. Più contenute le chiusure a La Spezia (-0,7%) e a Savona (-0,2%).
“Negli ultimi 7 anni il potere d'acquisto delle famiglie si è ridotto quasi del 9% – spiega Giancarlo Grasso, presidente Confartigianato Liguria – le conseguenze sono evidenti nel crollo della domanda e quindi dei livelli di consumo. Se poi uniamo l'incertezza profonda per il futuro, lo spettro dei rincari previsti per l'autunno soprattutto se sarà confermata l'Imu, il risultato più ovvio è che le famiglie rinuncino al superfluo, quindi alle vacanze, off limits per almeno 12 milioni di italiani''.