La Regione Liguria ha deciso di puntare sul binomio costa e entroterra per far crescere il turismo. Per tale motivo l’entroterra è stato inserito in un piano di promozione turistica ad hoc e autonomo dedicato alle eccellenze del territorio, ai prodotti locali di qualità, oltre ai percorsi di mountain bike e cicloturistici e a tutte quelle attività outdoor, dal trekking all’escursionismo.
“Pensate a Ranzo, nell’imperiese, ho visto una quarantina di turisti americani e tedeschi vendemmiare e prenotarsi anche per la raccolta delle olive. L’entroterra ligure, con i suoi bellissimi borghi e per queste attività agricole, è frequentato dal 15% dei 50 milioni di presenze turistiche che ogni anno si registrano in Liguria, numeri destinati a crescere, soprattutto gli ospiti stranieri, se sapremo organizzare una offerta competitiva”, ha detto Angelo Berlangieri, assessore regionale al Turismo, intervenendo alla Conferenza Regionale dell’Agricoltura al Palazzo della Borsa di Genova.
Berlangieri ha anticipato che la promozione dell’entroterra ligure entrerà nel nuovo piano triennale regionale del turismo con la denominazione ‘Liguria da gustare’.
“Promuovere il turismo di destinazione fine a se stesso oggi non serve a nulla. Il turismo che oggi si muove è quello di motivazione e la Liguria ha tutte le carte in regola per muoversi in questa direzione”, ha affermato Berlangieri che ha parlato anche di giro di vite sulla classificazione dei b&b. “Troppo spesso queste realtà si trasformano da una normale opportunità di sostegno economico per tante famiglie a vere e proprie strutture ricettive imprenditoriali senza averne in molti casi titolo e eludendo oneri fiscali e quant’altro e in concorrenza con le imprese reali”, ha concluso.
