sabato, 27 Aprile 2024

Domusair ON, primo convegno all’aeroporto di Bergamo

Si è svolto all’Aeroporto di Milano Bergamo il primo appuntamento di DOMUSAIR ON, la serie di eventi che esplora le prospettive della pianificazione delle infrastrutture, delle città e delle relazioni insieme a tecnici, amministratori pubblici e pensatori.
In un’epoca in continuo sviluppo tecnologico e di città sempre più connesse e – in alcune parti del mondo – in fase di rigenerazione e ricostruzione, lo sviluppo urbano ha sempre più necessità di modelli adatti ad affrontare le crescenti complessità della realtà odierna. In questo contesto si inserisce ‘AIRPORTS INSPIRE CITIES. L’aeroporto: da incubatore di tecnologia a modello per lo sviluppo urbano’, un momento di riflessione e dibattito sull’evoluzione urbana e su temi di grande sensibilità come le nuove tecnologie di progettazione, l’Advanced Air Mobility sviluppata attorno a droni e vertiporti e droni, la sostenibilità e la gestione smart dei dati e delle operazioni, moderato da Walter Mariotti, Direttore Editoriale di Domus e DomusAir.

L’Aeroporto da ‘non luogo’, è diventato ‘vero luogo’: uno spazio per l’uomo da osservare e su cui interrogarsi rispetto a quanto già sia o possa divenire modello di sperimentazione e ispirazione per lo sviluppo delle città del futuro, promotore di sinergie tra fisico e digitale, centro di servizi legati al territorio e acceleratore di innovazione e tecnologie del vivere.

L’industria dell’aviazione che, a dispetto della percezione comune, ha globalmente un peso molto contenuto rispetto alla produzione di CO2, misurato in un intorno del 2% (fonte: ICCT) è in realtà tra le industrie più impegnate nella ricerca e sperimentazione avanzata. A testimoniare la concretezza di questo approccio, diversi rappresentanti esperti di Sacbo SPA, società che gestisce l’Aeroporto di Milano Bergamo, hanno illustrato l’approccio olistico alla sostenibilità: dalla progressiva transizione verso l’elettrico per ogni tipo di alimentazione, all’utilizzo di aeromobili di nuova generazione per il 34% dei voli operati consentendo un abbattimento delle emissioni acustiche tra il 40-42% e del 18-19% sul fronte della CO2, fino alla progettualità e realizzazione di infrastrutture di multimodalità come la stazione ferroviaria ma anche l’anello ciclabile o le stazioni di ricarica elettrica per bus e automobili, o impianti fotovoltaici. Sempre parlando di tecnologie, dati e ottimale gestione e accesso alle informazioni, gli esperti hanno sottolineato come la progettazione in BIM consenta – tra i vantaggi – anche l’ottimizzazione della manutenzione delle strutture aeroportuali e di tutti i suoi complessi impianti, cruciale per consentire il contenimento delle emissioni.
Infine, elemento chiave, l’adozione da parte dell’Aeroporto Milano Bergamo della piattaforma A-CDM (Airport Collaborative decision-making), che consentendo a tutte le parti coinvolte l’accesso contemporaneo ai dati e alle informazioni di viaggio dell’aeromobile, permette un controllo in tempo reale di eventuali ritardi con una riduzione dei tempi delle operazioni di rullaggio fino al decollo che ha raggiunto il 15%, con conseguente risparmio di carburante e riduzione di emissioni. Una piattaforma che sta guidando l’aeroporto verso il nuovo paradigma “parte il primo che è pronto”.

Nel suo intervento introduttivo al convegno, il presidente di SACBO, Giovanni Sanga, ha annunciato che l’Aeroporto di Milano Bergamo è risultato al vertice europeo nel 3° trimestre 2023 in base all’indagine periodica di ACI World sul livello di apprezzamento dei servizi offerti ai passeggeri. “Il riscontro che emerge dai questionari proposti da ACI World premia sia gli sforzi prodotti dalla società di gestone per conferire all’infrastruttura aeroportuale una dimensione adeguata alle esigenze del traffico passeggeri, grazie agli oltre 200 milioni investiti negli ultimi anni da SACBO e alle opere ulteriori previste dal piano di sviluppo aeroportuale, sia l’impegno e la professionalità del personale che opera nello scalo e dalla cui capacità dipende la qualità e l’efficienza dei servizi” – ha dichiarato Giovanni Sanga.

E se l’Aeroporto di Milano Bergamo ha saputo trasformarsi nel tempo da scalo secondario a scalo di massima efficienza con posizionamento internazionale, allo stesso modo anche tante città considerate “minori” ma in realtà con grandissimo potenziale possono puntare ad acquisire centralità lavorando su efficienza, capacità e qualità del servizio. La multimodalità che caratterizza gli ecosistemi aeroportuali oltre ad essere per loro modello per lo sviluppo di politiche e approcci da replicare nel governo del tessuto cittadino, diventa essa stessa elemento centrale per ambire a raggiungere l’obiettivo.

“Questa iniziativa di DomusAir porta l’attenzione su discussioni importanti. Abbiamo l’esigenza di anticipare la crescita del traffico delle realizzazioni infrastrutturali e ricollocare il nostro sistema in un percorso industriale e finanziario è cruciale. La nostra declinazione del piano internazionale degli aeroporti, che viene individuata nella riconciliazione tra il trasporto aereo e l’ambiente, trova in questo percorso di realizzazioni infrastrutturali compatibili con l’ambiente, la sua essenza”, ha detto Pierluigi di Palma Presidente  di ENAC.

Chiudendo i lavori, Giulio De Carli, Managing Partner di One Works e Direttore Scientifico di DomusAir ha concluso: “Tutti gli interventi hanno confermato la premessa iniziale di come l’aviazione rappresenti certamente una delle industrie più interessate dalle grandi sfide del momento, e come gli aeroporti siano oggi incubatori di soluzioni che hanno a che fare con la sostenibilità, con le più avanzate tecnologie e anche con aspetti sociali e di qualità della vita. Da qui la perfetta definizione che abbiamo sentito anche nell’intervento di Simone Moro di “AEROPORTO CAMPO BASE”. Aspetto che conferma il valore e l’importanza dell’indagine delle relazioni tra infrastrutture aeroportuali e multimodali e territori urbani. Un valore pienamente espresso dall’autorevolezza dei relatori che hanno animato il nostro dibattito e dal nutrito e qualificato pubblico che ha scelto di partecipare e seguire i lavori di questo primo appuntamento, confermando come la nostra rassegna possa rispondere a un reale bisogno”.

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